martedì 21 marzo 2017

MIA MADRE di Vincenzo Pelagalli


 
Aquino, 2001
Durante una delle nostre chiacchierate, Peppino Maiello mi disse di avere un vecchio film girato, durante il pellegrinaggio (a Canneto) del 1967, con una cinepresa amatoriale e già trasferito su una video cassetta; gli dissi che desideravo vederla perché poteva interessarmi. Mi assicurò che l’avrei trovata senz’altro interessante, certamente dal lato affettivo, perché, mi precisò, a quel pellegrinaggio aveva partecipato anche mia madre, cosa che, francamente, non ricordavo.
Peppino, da persona squisita qual è, ha fatto di più di quanto gli avessi chiesto: ha fatto la cassetta e me l’ha regalata.
Avutala tra le mani sono corso a casa, l’ho infilata nell’apparecchio e ho aspettato con trepidazione le immagini. Sono immagini a volte sfocate, sbiadite, e un po’ accelerate, ma per me e molti aquinati sono bellissime, perché sono parte della nostra storia personale, familiare, comunitaria.
Avevo gli occhi sgranati sul televisore aspettando di vedere mia madre che è apparsa, almeno così mi pare, per un attimo (se si potesse, direi un attimino) mentre camminavano alla spicciolata; poi, l’ho vista sfilare in processione, e per più di qualche secondo, tra le canterine soliste, quelle che intonano le strofe.
Ho provato una vivissima emozione, che è diventata commozione, quando ho capito che quello è stato per mamma il suo ultimo pellegrinaggio, e da questo film ho appreso che, quando era in Compagnia, faceva parte del gruppo delle canterine soliste.
Prima e dopo è sfilata avanti a me una lunga teoria di volti noti o cari, volti che incontro ancora per le nostre vie, anche se lo scorrere degli anni li ha resi diversi, e volti cari, oltre a quello di mia madre, che non posso, né potrò incontrare se non nella pace di Dio.
Le vicende della vita non sono state tanto tenere con mamma e non le hanno consentito, ora per un motivo, ora per un altro, di andare in pellegrinaggio ogni volta che lo desiderava; di questo soffriva tantissimo, ma, anche quando non andava, il suo pensiero e il suo cuore erano con gli altri su quelle strade a cantare l’Evviva Maria!

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