sabato 8 aprile 2017

NOZZE E BINARI di Tommaso Di Brango



Ogni bella rosa ha le sue spine e gli Sfangari non facevano eccezione. Si può dire che erano i padroni di Aquino, tanta era la terra che si tramandavano da generazioni e la gente che lavorava alle loro dipendenze; ma certo, per tenere in mano tutto quell’impero bisognava scendere a compromessi spesso poco onorevoli. Per questo motivo si era deciso che Rinaldo e Michele, ovvero i due Sfangari maggiori, avrebbero sposato delle lontane cugine di Esperia, mentre Fernando, il terzogenito, sarebbe rimasto senza moglie. Tutta quella roba non poteva finire in mano agli estranei.
Queste scelte portarono ai primi due Sfangari una progenie debole di salute o di mente e indussero il terzo a frequentare le contadine alle sue dipendenze, tanto che si è perso il conto delle ragazze e dei ragazzi di Aquino che sembravano aver tagliato la testa a Fernando pur senza portare il suo stesso cognome. Lui, del resto, non aveva mai voluto spedirle dagli spilloni delle mammane, perché pur essendo un donnaiolo restava comunque un galantuomo e riteneva che con un po’ di soldi passati sottobanco avrebbe potuto garantire la crescita dei figli e il silenzio delle madri.
Avrebbe mai pensato, Giuseppe, che tutta questa storia avrebbe permesso a suo fratello di diventare parente degli Sfangari? Ovviamente no e, anzi, se qualcuno gliel’avesse detto lui si sarebbe sentito preso in giro e gli avrebbe dato pure il fatto suo. Così, quando suo fratello tornò a casa e gli parlò della proposta ricevuta, lui si sentì prossimo a svenire.
In pratica Fernando Sfangari in persona si era mosso per chiedergli di sposare Mariella Rosi, l’unica sua figlia rimasta senza marito. Lui era ormai anziano, i soldi gli servivano per curarsi e aveva bisogno di sapere che c’era qualcuno in grado di pensare a lei. In cambio il vecchio avrebbe smosso alcuni suoi contatti per consentire al genero di entrare in ferrovia, perché stavano costruendo la linea e c’era bisogno di manodopera.
Nessuna notizia poteva essere migliore di quella.

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